Oggi vedremo come coltivare l’agrifoglio, una delle piante natalizie per eccellenza, insieme all’abete e alla onnipresente Stella di Natale. Considerata una pianta magica ancora prima dell’avvento del cristianesimo, l’agrifoglio è simbolo di fertilità e di buoni auspici per l’anno nuovo e non può mancare tra le decorazioni natalizie.
Per curare l’agrifoglio e mantenerlo bello e in salute, bisognerà però seguire alcuni semplici consigli.
Innanzitutto è bene distinguere l’agrifoglio (Ilex aquifolium della famiglia delle acquifoliacee) da un’altra pianta molto simile, il pungitopo, che tuttavia ha caratteristiche differenti. L’agrifoglio infatti è un arbusto sempreverde che può raggiungere anche i 20 metri di altezza, dalla chioma a piramide; le foglie, di un bel verde scuro brillante, tendono a essere più acuminate e pungenti verso la base della piante e più lisce man mano che si sale. I fiori, poco significativi, sono di colore bianco con sfumature rosate. In inverno maturano le classiche bacche rosse, dette drupe, velenose per l’uomo ma particolarmente amate dai volatili.
Cura e coltivazione dell’agrifoglio, consigli utili
La coltivazione dell’agrifoglio non richiede un impegno particolare; necessita infatti di attenzioni soprattutto nelle prime fasi. Potrà essere coltivato anche in vaso ma, in questo caso, avrà dimensioni molto più contenute. L’agrifoglio, al contrario, viene spesso usato per realizzare siepi protettive e divisorie. Benché la posizione dell’agrifoglio non incida particolarmente sul suo stato di salute futuro, è meglio piantarlo in una zona semi-ombreggiata.
Per quello che riguarda il clima, invece, bisognerà prestare più attenzione: l’agrifoglio, per quanto celebre come pianta invernale, resiste molto bene al caldo e, al contrario, soffre quando le temperature diventano troppo rigide. Sarà bene quindi predisporre, in caso di possibili gelate, una pacciamatura della base oppure coprirlo con dell’agritessuto.
La messa a dimora dell’agrifoglio, in vaso o in piena terra, viene solitamente fatta a fine inverno o all’inizio della primavera. Si possono utilizzare i semi oppure delle talee prelevate nel periodo estivo e trapiantate la primavera successiva. La coltivazione dell’agrifoglio dovrebbe prediligere terreni tendenti all’acido, con un mix di torba e terriccio trattato con un concime a base organica.
Coltivare l’agrifoglio significa soprattutto sapere come concimarlo; a seconda della stagione, la pianta avrà bisogno di concimi differenti: in primavera si opterà per uno a base di potassio e azoto, per favorire la crescita, in inverno meglio usare concime organico, da mescolare con il terreno intorno alla pianta. Se l’agrifoglio è piantato in piena terra saranno sufficienti le bagnature naturali oppure, in caso di periodi particolarmente secchi, un’innaffiatura ogni tre settimane circa. La pianta andrà bagnata abbondantemente, in modo che l’acqua arrivi in profondità. Per le piante in vaso, invece, la frequenza dovrà essere maggiore.