Nonostante siano ormai molte le persone che si occupano con dedizione alla cura delle piante da appartamento, ci sono però ancora trucchi e segreti che solo i professionisti del giardinaggio conoscono. Prima di parlare però di tutte quelle piccole strategie utili per far crescere rigogliose e in salute le piante da appartamento, è fondamentale ricordare la regola numero uno: le esigenze delle piante sono sempre da privilegiare rispetto all’impatto estetico.
La collocazione del vaso della pianta da appartamento, di conseguenza, dovrà rispettare certi criteri legati a illuminazione, umidità, temperatura, il più simile possibile ai loro luoghi di origine. Inoltre, una volta trovata la posizione ideale, sarebbe meglio non effettuare frequenti spostamenti: in caso contrario, infatti, le foglie tenderanno a sperimentare sempre nuovi adattamenti, ruotando alla ricerca dell’illuminazione ideale.
L’illuminazione
Per svolgere le attività legate alla fotosintesi, la pianta ha bisogno di luce, anche se mai troppo diretta (i raggi del sole, infatti, potrebbero bruciare le foglie); di conseguenza il primo trucco da ricordare per la cura delle piante da appartamento riguarda la posizione ideale per ottenere la corretta illuminazione. Ovviamente il luogo migliore è nei pressi delle finestre o delle pareti vetrate, soprattutto se orientate a est.
Se d’estate l’ideale è spostare le piante in balcone ma non al sole diretto, d’inverno, invece, è sufficiente posizionarle a circa un metro e mezzo dalle finestre, in modo che possano sfruttare al massimo le poche ore di luce. Ma i trucchi legati alla cura delle piante d’appartamento non sono finiti: pochi sanno che la polvere impedisce il passaggio della luce, di conseguenza sarebbe bene dare una spolverata con uno straccio umido anche alle foglie;
La temperatura
Le piante d’appartamento, tendenzialmente, si adattano bene alla temperatura degli ambienti interni, quando però questa rimane sui 20° circa. Evitare assolutamente, quindi, di posizionare i vasi vicini a condizionatori e termosifoni accesi. Le piante non evolute per resistere ai climi caldi, infatti, soffrono le alte temperature esattamente come noi e lo stesso, ovviamente, vale anche per le basse temperature. Anche l’escursione termica eccessiva tra giorno e notte non favorisce la crescita ottimale delle piante d’appartamento. Fanno eccezione i bulbi, che per lo più per fiorire hanno bisogno di un periodo freddo.
L’umidità
Un tasso di umidità troppo basso, inferiore al 70%, oltre a provocare l’annerimento del bordo delle foglie o il loro ingiallimento, diminuisce la velocità con cui la pianta cresce; sarebbe quindi un’ottima abitudine disporre le piante, soprattutto d’inverno, vicino a un umidificatore oppure si possono disporre delle palline di argilla imbevute di acqua nei sottovasi che, evaporando, creeranno un giusto tasso di umidità. In caso di riscaldamento a più di 20° o quando il caldo estivo è veramente eccessivo, è un’ottima idea vaporizzare con uno spruzzino dell’acqua, meglio se piovana, sul rovescio delle foglie.
L’innaffiatura
La frequenza con cui bisogna innaffiare le piante d’appartamento varia, oltre che a seconda della specie, anche in base al tasso di umidità e alla temperatura dell’ambiente. Bisogna sempre ricordare che le piante resistono meglio alla siccità rispetto che alle piogge abbondanti. Per quelle con gambo o tronco è sufficiente un’innaffiatura ogni quindici giorni, per le altre una volta a settimana; l’importante è che la terra del vaso sia asciutta quando è il momento di ripetere l’innaffiatura.
Per annaffiare è sempre meglio usare acqua non calcarea e a temperatura ambiente; dopo circa un’ora dall’innaffiatura, svuotate il sottovaso, in modo da non lasciare l’apparato radicale a diretto contatto con l’acqua stagnante e quindi al rischio di marciumi o asfissia. Ottimo sarebbe anche creare un sistema di drenaggio, mettendo ad esempio delle palline di argilla o dei sassolini sul fondo del vaso. L’ultimo trucco riguarda i vasi di argilla che, rispetto a quelli di plastica, lasciano respirare meglio le radici e trattengono l’acqua più a lungo.
Le malattie
Frequentemente le piante di casa vengono attaccate dalle cocciniglie, piccoli insetti che restando immobili sotto le foglie succhiandone la linfa (sembrano teste di chiodi) e rendono le foglie appiccicose. Invece di inquinanti insetticidi basta pulire le foglie con un pennellino imbevuto di una soluzione di alcool denaturato (due cucchiai da minestra) in mezzo bicchiere d’acqua. Guariranno e torneranno pulite e lucide. Questo metodo funziona anche molto bene con gli afidi.