La grande maggioranza delle varietà di bonsai da interno sono piante originarie di paesi tropicali, in cui le temperature rimangono costanti per la maggior parte dell’anno e in cui l’alta umidità è una presenza stabile. Un clima molto diverso da quello italiano, che però può essere riprodotto abbastanza facilmente in appartamento, dove le temperature restano sempre piuttosto alte anche d’inverno.
Nei negozi specializzati è possibile trovare bonsai da interno praticamente di qualsiasi pianta. Tuttavia le specie vegetali originarie di climi temperati, avendo la necessità di un periodo invernale di dormienza, sono molto più adatte a essere coltivate all’esterno. Per la scelta di un bonsai da tenere in casa, quindi, è meglio concentrarsi su piante tendenzialmente tropicali.
I bonsai da appartamento più comuni sono i ficus benjamin, piante comunissime nelle nostre case anche non sotto forma di bonsai. Si tratta di una specie molto resistente e adatta soprattutto a chi è ancora inesperto nelle tecniche di coltivazione e cura dei bonsai. Oltretutto, essendo molto diffusa, i prezzi degli esemplari bonsaizzati sono tendenzialmente ridotti.
Altre tipiche varietà di bonsai da interno sono la carmona microphylla o pianta da tè che sviluppa anche piccoli fiorellini bianchi, la sageretia theezans, l’olmo giapponese, la crassula ovata, una pianta succulenta comunemente nota come albero di giada e la schefflera arboricola (hawaiian umbrella), caratterizzata da una fitta rete di rami intrecciati.
Bonsai da interno, posizione e cura
Per i bonsai da tenere in casa è fondamentale trovare una posizione ben illuminata, senza però che la pianta sia colpita dalla luce solare diretta. Inoltre bisogna evitare di porre il bonsai vicino a fonti di calore come termosifoni o caminetti perché asciugano eccessivamente l’aria e in più il calore può provocare danni alle foglie e, scaldando il terriccio, anche alle radici.
È anche possibile, durante l’estate, trasferire il bonsai da interno all’aperto, in giardino o sul balcone, sempre però evitando la luce solare diretta. La calura estiva, ma anche le correnti d’aria possono disseccare più rapidamente il terreno: necessario quindi, in questi periodi, annaffiare la pianta più di frequente.