By Jerzy Opioła (Own work) [GFDL or CC BY-SA 4.0-3.0-2.5-2.0-1.0], via Wikimedia Commons
Coltivare la dracena è molto semplice, vista la sua resistenza e le sue scarse esigenze colturali; si tratta di una pianta da appartamento sempreverde, arbustiva o semi arbustiva, originaria delle zone tropicali dell’Africa e dell’America, che conta circa 40 specie differenti, tra cui le più comuni sono la fragrans e la marginata. La dracena è una pianta conosciutissima e acquistabile persino al supermercato ed è nota più comunemente con il nome di tronchetto della felicità.
È amata, oltre che per la sua resistenza, anche per il fogliame decorativo striato di giallo o verde chiaro. Oltre ai fiori, poco visibili e non sempre prodotti, alcune varietà di dracena, dopo la fioritura, generano anche bacche colorate. Coltivare la dracena, sempre in vaso, può essere fatto all’interno e anche all’esterno, facendo tuttavia attenzione alle condizioni climatiche: la pianta infatti, se posta all’esterno durante la brutta stagione dovrà essere protetta e curata con maggiore costanza. In estate, invece, potrà essere posta all’esterno senza necessitare di cure aggiuntive.
Per quanto riguarda l’esposizione della dracena, si consiglia una posizione caratterizzata da una limitata alla luce solare diretta; un terreno con buone qualità drenanti e un vaso abbastanza grande da permetterne la futura crescita completano la fase iniziale di coltivazione della dracena. In genere, se lo sviluppo è costante, andrà effettuato un rinvaso ogni tre o quattro anni al massimo. L’altro aspetto importante nella cura della dracena è l’annaffiatura: essa andrà effettuata ogni due o tre settimane e comunque soltanto quando il terreno risulta completamente asciutto.
Dopo aver bagnato la dracena, dopo un paio d’ore è bene svuotare i sottovasi, dal momento che le radici immerse nell’acqua potrebbero marcire oppure contrarre pericolose infezioni fungine che, d’altro canto, colpiscono spesso anche le foglie, soprattutto se l’umidità in casa è troppo elevata. Per coltivare la dracena, infine, non serve una vera e propria potatura, tuttavia le foglie ingiallite o secche devono essere eliminate, visto che marcendo possono diventare veicolo di infezioni.