By Malcolm Manners from Lakeland FL, USA – Vanilla planifolia, CC BY 2.0, Link
Coltivare la vaniglia in serra o in vaso è piuttosto semplice, basterà infatti seguire alcune indicazioni di base che ci consentiranno di ottenere i tanto attesi baccelli, da cui si ricaverà il prezioso aroma usato nei dolci e in moltissima pasticceria, anche artigianale. Il nome botanico della vaniglia è Vanilla planifolia, una pianta della famiglia delle orchidee, originaria del Messico.
A livello colturale, infatti, le attenzioni che dovremmo riservare alla pianta di vaniglia non sono molto differenti da quelle che si dovrebbero dare a qualunque orchidea coltivata in appartamento. Innanzitutto per la corretta coltivazione della vaniglia in vaso si deve trovare in casa una posizione consona, molto luminosa ma non esposta a un’insolazione diretta. Per coltivare la vaniglia in serra o in vaso bisogna inoltre prestare attenzione alla temperatura che non dovrà scendere sotto i 15 gradi e questo vale anche per le serre esterne. È bene inoltre utilizzare un terriccio ricco di humus e ben concimato, da mantenere sempre umido.
L’irrigazione della pianta di vaniglia è uno degli aspetti più importanti: le annaffiature dovranno infatti essere frequenti, con un leggero calo durante l’inverno, periodo in cui la pianta dovrà comunque restare all’interno. È buona norma anche nebulizzare con uno spruzzino l’acqua intorno alle foglie, in modo da mantenere elevata l’umidità relativa. La buona coltivazione della pianta di vaniglia presuppone, come migliore tecnica di irrigazione, quella dell’immersione, comune alla stragrande maggioranza delle orchidee in vaso: si immerge il vaso in cui è contenuta la pianta in una bacinella piena d’acqua per circa 30 minuti; poi, quando il terriccio è completamente inumidito, si lascerà a scolare il liquido in eccesso.
In genere coltivare la vaniglia in serra o in vaso viene fatto in genere per ottenere i baccelli di vaniglia, per i quali, tuttavia, manca un passaggio fondamentale: per avere i frutti sarà infatti necessario impollinare manualmente i fiori che altrimenti non si svilupperanno. Al mattino presto, quando i fiori sono aperti, si dovrà prendere il polline con un pennellino e strofinarlo sul pistillo, dopo aver rimosso il cappuccio che protegge gli stami.