Curare e coltivare la felce è abbastanza semplice sia in giardino sia in appartamento: la scelta dell’uno o dell’altro luogo non dipende dal clima, esse infatti resistono benissimo anche a temperature prossime allo zero, ma esclusivamente dalla nostra volontà. In entrambi i casi, tuttavia, ci sono indicazioni che ci potranno aiutare a scegliere il luogo migliore in cui posizionare la nostre felce.
La felce è una pianta antichissima la cui forma e metodo riproduttivo (non produce infatti fiori) sono rimasti immutati dall’età dei dinosauri; esistono addirittura dei fossili con degli antenati delle felci attuali, praticamente identici a come sono oggi.
Curare e coltivare la felce: posizione e irrigazione
Qualunque sia il luogo scelto per la coltivazione della felce, esso dovrà essere ombreggiato ma ben areato: la pianta infatti ama l’aria ma mal sopporta la luce diretta del sole e anche il contatto diretto con fonti di calore artificiale come i termosifoni.
L’elemento fondamentale per la cura della felce è l’irrigazione: le felci amano i luoghi umidi e pertanto il terreno non dovrà mai essere completamente asciutto, nemmeno in inverno quando le innaffiature dovranno diminuire. Bagnate quindi spesso e, in più, assicuratevi che la pianta abbia sempre il giusto livello di umidità, creandole intorno un microclima umido.
Per farlo sarà sufficiente sistemare uno strato di argilla espansa o ciottoli nel sottovaso su cui appoggiare poi il vaso con la pianta; fatto questo, i giorni in cui non si annaffierà la felce si potrà comunque sempre lasciare qualche millimetro d’acqua nel sottovaso. L’argilla o i ciottoli eviteranno che il liquido resti costantemente in contatto diretto con il fondo del vaso in cui è la pianta.
Evaporando, essa aumenterà l’umidità presente intorno alla felce, senza però ristagnare sul fondo del vaso, cosa che potrebbe provocare pericolosi marciumi. Un’ultima accortezza sulla coltivazione della felce riguarda il tipo di acqua da usare nell’irrigazione: essendo piante molto sensibili al calcare e ai sali minerali, sarebbe opportuno annaffiare o con acqua piovana o con acqua demineralizzata.