È possibile coltivare senza terra in casa o sul balcone? Certamente, per farlo è sufficiente imparare la tecnica della coltivazione idroponica, in uso da millenni e oggigiorno riscoperta per fa crescere giardini anche dove di terra non ce n’è, dalle pareti verticali di casa ai balconi senza vasi.
La coltivazione idroponica in casa, ossia l’arte di “coltivare le piante nell’acqua”, può regalarci risultati eccezionali, sia dal punto di vista dello sviluppo delle piante, sia dal punto di vista ambientale, considerando che si tratta di un metodo che consente di consumare pochissima acqua, solo quella strettamente necessaria ai vegetali per sopravvivere.
Per la coltivazione idroponica in casa, in pratica, le piante dovranno prima essere immerse in vasche, dove svilupperanno le radici, per poi essere trasferite su uno substrato naturale a cui le radici si ancoreranno. Il substrato servirà solamente a sorreggere le piante, mentre le radici saranno libere di assorbire dall’acqua le sostanze nutritive di cui hanno bisogno.
Per ottenere una vera coltivazione idroponica, tuttavia, questo è solo il primo passaggio. Una coltivazione idroponica fai da te, infatti, prevedrebbe un sistema a ciclo continuo in cui l’acqua di una vasca, ricca di sostanze nutrienti (c’è chi utilizza addirittura l’acqua dell’acquario), tramite una pompa venga usata per irrorare le piante, per poi colare attraverso tutti i substrati nuovamente nella vasca.
Come realizzare una coltivazione idroponica in casa con il fai da te
Per creare un sistema di coltivazione idroponica in casa sono necessari quindi due secchi (uno più piccolo dell’altro), argilla espansa, una pompa a immersione, un ossigenatore a tubicino (simile in tutto e per tutto a quello usato negli acquari), alcuni bicchierini di plastica e tubi.
Partiamo forando il secchio più piccolo e i bicchierini, da cui passeranno le radici delle piante; il secchio appena bucato andrà riempito di argilla espansa in cui andranno inseriti i contenitori con le piante, le cui radici dovranno uscire dai fori dei bicchierini. Intanto il secchio più grande andrà riempito con almeno quattro litri d’acqua, sistemandoci dentro anche la pompa a immersione e l’ossigenatore.
Quindi, mentre l’ossigenatore si occuperà di arricchire l’acqua del prezioso gas (al liquido andranno anche aggiunte le altre sostanze nutritive), il tubo della pompa a immersione porterà l’acqua nel secchio piccolo, irrigando le nostre piantine. Il liquido in eccesso colerà attraverso l’argilla espansa fino a ricadere nel secchio più grande.
A questo sistema se ne affianca un altro per la realizzazione di una coltivazione idroponica fai da te: un sistema in cui le radici delle piante siano direttamente immerse nell’acqua ossigenata e ricca di sostanze nutritive. Per crearlo basterà creare una base galleggiante per i vasetti delle piante, ad esempio con del polistirolo, che sia forata per permettere all’acqua di irrigazione di filtrare.