Potare un bonsai è un’operazione che deve essere svolta con grande attenzione e accuratezza; quella di curare un bonsai è un’attività che necessita di una certa capacità soprattutto nelle fasi del travaso e, per l’appunto, della potatura. Innanzitutto distinguiamo due tipi di taglio: la potatura di formazione e quella di mantenimento.
Potare un bonsai: la potatura di formazione
Nel primo caso, la potatura serve per dare la forma desiderata al bonsai, per eliminare i rami in eccesso e quelli difettosi. Tendenzialmente si eliminano i rami paralleli (cioè quelli posizionati in successione uno sopra l’altro dallo stesso lato del tronco), quelli opposti e infine quelli a ruota di carro (ossia che partono dallo stesso punto per poi andare in due o tre direzioni differenti). Si tratta di un taglio importante che andrà fatto quando il bonsai è in fase di riposo vegetativo, tra gennaio e febbraio, in modo da non stressare eccessivamente la pianta.
Potare un bonsai: la potatura di mantenimento
Potare un bonsai per il mantenimento, invece, potrà essere fatto in qualunque momento dell’anno, dal momento che, in genere, non si dovrebbe trattare di un’operazione troppo invasiva. La potatura dovrà essere compiuta con grande accuratezza e meticolosità, dal momento che servirà a dare la giusta impostazione all’albero ed a mantenerne la forma.
Potare un bonsai non serve soltanto a dargli l’aspetto desiderato ma ha anche funzioni più strettamente pratiche, come ad esempio equilibrare lo sviluppo vegetativo o areare e illuminare le zone più interne.
Come potare un bonsai? Consigli utili
1. Per prima cosa, soffermiamoci sugli strumenti da usare: per potare un bonsai andranno sempre utilizzate forbici ben affilate; un taglio netto, infatti, favorisce una rapida cicatrizzazione.
2. Il secondo consiglio riguarda l’utilizzo, dopo il taglio di rami spessi, di mastice per potatura o pasta cicatrizzante; in questo modo la pianta sarà meno esposta ad agenti patogeni.
3. Durante la potatura di mantenimento o correzione si andranno ad accorciare tutti i rami di nuovo sviluppo, lasciando solo 2-3 foglie nuove o 2-3 coppie di foglie alla base del ramo; in questo modo si favorirà lo sviluppo di nuovi germogli e ciò permetterà, con il passare degli anni, la produzione di foglie di minori dimensioni.
4. Vanno rimossi anche i rami rovinati, le ramificazioni che si sviluppano incrociate rispetto ai rami principali o in direzioni che non gradiamo.
5. Nel caso di bonsai da fiore solitamente si procede alla potatura di correzione subito dopo la fioritura, senza tuttavia eliminare tutti i fioriti, in modo da non perdere eventuali bacche decorative.
6. È fondamentale per la crescita della gemma successiva alla potatura il punto in cui andiamo a tagliare. Infatti la nuova gemma crescerà sempre dal lato dell’ultima foglia. Sapendo questo possiamo tagliare in modo che la gemma e di conseguenza il successivo rametto si sviluppino nella direzione desiderata.