Quali sono i fiori recisi da cimitero più adatti all’autunno? Le possibilità sono molte e non solo tra i fiori recisi: in alcune casi, infatti, soprattutto se non potete cambiare le fioriture con una certa frequenza, è meglio optare per piante in vaso; vedere i fiori secchi su una tomba è un segno di incuria che rende l’ambiente ancora più malinconico.
Prima di passare ai fiori recisi, quindi, diamo qualche breve suggerimento anche sulle piante in vaso più adatte ai cimiteri in autunno: l’erica, ad esempio, è molto adatta ma non resisterà al freddo invernale, al contrario del brugo. Nessuno ci vieta, comunque, di usare questa piante anche in mazzetti tagliati o come elementi accessori di una composizione di fiori recisi.
Se poi vogliamo dare alla composizione una punta di colore, l’autunno è il momento ideale per utilizzare rami di bacche o simili. Per scegliere i fiori recisi da cimitero, in ogni caso, è meglio optare per quelli di stagione, in modo che possano resistere il più a lungo possibile. Il fiore che di certo non può mancare è il crisantemo che, pur tradizionalmente legato ai defunti, sta in realtà trovando spazio anche in contesti più gioiosi.
Della stessa famiglia del crisantemo possiamo citare anche il settembrino (aster frikartii), di uno stupendo colore blu-violetto. Tra i fiori recisi da cimitero adatti alla stagione autunnale ci sono anche i narcisi, perfetti per illuminare con il bianco candido dei loro petali un ambiente dominato dal grigio delle tombe e dal verde scuro degli alberi. Se invece preferite decorare la tomba con colori forti e gioiosi, si potrebbero scegliere le celosie, in fioritura per tutto l’autunno.
Particolarmente resistenti ai primi freddi perché tipici del tardo autunno sono invece i ciclamini, di colore rosa e capaci di resistere a lungo. Per quanto siano resistenti, i fiori recisi in un cimitero sono comunque da sostituire con una certa regolarità o, perlomeno, ogni settimana, andrebbe rinnovata l’acqua nel vaso; inutile aggiungere che questa potrebbe essere una buona occasione per visitare con maggiore frequenza un caro che non c’è più.