La Protea, pianta originaria dell’Africa meridionale e addirittura simbolo dello stato del Sudafrica, appartiene al genere delle proteacee e venne introdotta in Europa già a partire dal 1700. Si tratta di una piante che sta avendo molto successo tra i coltivatori e anche tra gli appassionati di giardinaggio,:ha infatti il vantaggio di adattarsi molto bene al clima europeo, avendo però un aspetto molto esotico.
Prima di parlare della coltivazione e delle cure necessarie per far sviluppare la Protea, soffermiamoci brevemente sul significato della Protea nel linguaggio dei fiori: la pianta, il cui nome deriva da quello del dio greco Proteo, divinità celebre per sue infinite metamorfosi, indica diversità, originalità, coraggio e cambiamento.
La Protea, proprio per il suo significato nel linguaggio dei fiori, è anche particolarmente appropriata ad essere utilizzata nelle decorazioni dei grandi eventi, in particolare dei matrimoni che sono proprio uno dei cambiamenti fondamentali nella vita di una coppia. Inoltre, il fiore della Protea ha anche il vantaggio di resistere a lungo da reciso, caratteristica che lo rende ancora più adatto per essere usato nei bouquet o nelle decorazioni nuziali.
Tra le centinaia di differenti varietà di Protea di cui abbiamo già avuto modo di parlare in un precedente articolo, ne esistono due particolarmente comuni e diffuse in Italia, la cynaroides e la neriifolia. La cura della Protea è, in ogni caso, piuttosto semplice, visto che il clima sudafricano di origine non è molto diverso da quello del nostro paese. L’unica vera differenza sta infatti nella maggiore escursione termica tra giorno e notte e tra le diverse stagioni. La pianta potrà quindi essere posta in giardino, però in un luogo ben soleggiato.
La Protea sopporta brevi gelate ma difficilmente riuscirà a sopravvivere a un freddo troppo intenso e costante: nelle regioni del Nord Italia, quindi, sarebbe consigliabile trovare un luogo più riparato dove metterla a dimora, come in un’aiuola addossata alla casa, meglio se esposta a sud. Se non disponete di questa posizione ideale, potrete tuttavia risolvere il problema comprendo la pianta con dell’agritessuto che la aiuterà a non disperdere il calore.
Altri consigli sulla coltivazione della Protea possono riguardare il terreno, che dovrà essere soffice, ricco e ben drenato, sebbene comunque la pianta si adatti bene anche ad altre tipologie di substrato. Fondamentale sarà però il drenaggio: la Protea, infatti, andrà annaffiata solo quando il terreno sarà perfettamente asciutto, visto il pericolo del ristagno idrico sempre in agguato. La potatura, infine, consisterà solamente nel rimuovere le infiorescenze ormai secche.