Curare la sansevieria o, come è detta comunemente, sanseveria, è abbastanza semplice: si tratta infatti di una pianta d’appartamento piuttosto rustica, in grado di sopravvivere bene anche in condizioni non del tutto ottimali. Le differenti specie di sansevieria, circa sessanta, appartengono alla famiglia delle Ruscaceae e sono originarie di molti luoghi diversi, dell’India all’Africa tropicale, cosa che rende le varie specie anche molto differenti tra loro.
Prima di parlare della cura e della coltivazione della sansevieria, è bene ricordare che esistono due grandi tipologie, la prima con foglie dritte e lanceolate e la seconda con il fogliame che si sviluppa a rosetta; in entrambe le categorie, comunque, le foglie crescono a partire da un rizoma che si troverà al di sotto della superficie del terreno. L’elemento decorativo della sansevieria, non ne parliamo a caso, sono proprio le foglie, variamente screziate, rigate e puntinate. I fiori, invece, difficilissimi da ottenere in appartamento e non particolarmente decorativi, sono piccoli e bianchi.
Nonostante la facilità di cura della sansevieria, essa necessita comunque di qualche attenzione, soprattutto per quello che riguarda la posizione del vaso. Ama la luce intensa, sebbene certe specie crescano bene anche in luoghi scarsamente illuminati. È fondamentale invece scegliere un luogo protetto da correnti d’aria e che non sia troppo umido. Sopporta bene le temperature elevate, anche se non le fonti di calore diretto come termosifoni, stufe o camini; in inverno l’ambiente in cui è sistemata la sansevieria dovrebbe mantenersi sui 18 -13 gradi centigradi, comunque mai al di sotto dei 3 gradi: temperature più basse potrebbero danneggiare irrimediabilmente il fogliame.
Coltivare la sansevieria prevede innaffiature scarse, andrà infatti considerata al pari di una pianta grassa e annaffiata solo quando il terriccio sarà completamente asciutto. Durante la brutta stagione, sarà sufficiente bagnare la sansevieria una volta al mese circa. Visto che non ama gli ambienti umidi è meglio evitare anche le nebulizzazioni che, al contrario, molte piante d’appartamento apprezzano.
La cura della sansevieria non prevede invece potature, sarà infatti sufficiente eliminare le foglie che via via disseccano, evitando così che diventino veicolo di eventuali malattie parassitarie. Il rinvaso, infine, andrà effettuato tra marzo e aprile, solo quando il vaso sarà diventato troppo piccolo per contenere le radici.