Prima di parlare della coltivazione e della cura dell’oleandro, cerchiamo di conoscere meglio questa pianta così comune, soprattutto nel Centro e nel Sud Italia. Si tratta di un arbusto denso, con fogliame verde scuro che offre fiori per tutta l’estate, bianchi, rosa, albicocca, rossi e gialli a seconda della varietà.
Oltre a cambiare la tinta dei fiori a seconda della varietà, l’oleandro tende a mutare la sua rusticità: ci sono infatti piante in grado di resistere a meno 12/15 gradi, mentre altre sopportano a malapena qualche grado sotto zero. Tutte le varietà di oleandro, tuttavia, come è noto, sono velenose, in particolare le foglie e i fiori.
La coltivazione dell’ oleandro è molto semplice e per una corretta cura sarà necessario seguire solamente alcune banali indicazioni: partiamo dall’esposizione dell’oleandro, che dovrà essere messo a dimora oppure sistemato in vaso in una zona soleggiata, in modo che si possano ottenere fioriture abbondanti.
In vaso l’oleandro andrà irrigato spesso e in abbondanza, è fondamentale tuttavia che il contenitore sia rialzato, oltre che forato, in modo che l’acqua in eccesso sgorghi via naturalmente, evitando pericolosi ristagni. Le varietà di oleandro meno resistenti al freddo, quelle più comuni e in grado di sopportare al massimo un paio di gradi sotto zero per tempi comunque non lunghi, andranno protette dal gelo se nella brutta stagione le temperature tendono a essere più basse di quelle indicate.
Per difendere l’oleandro dalle gelate il terreno intorno alle radici andrà coperto di foglie, cortecce, cartoni, paglia e così via con la tecnica della pacciamatura, mentre il fogliame andrà avvolto in sacchi di juta o di tessuto che siano traspiranti ma che conservino il più possibile il calore della pianta.
La cura dell’oleandro non può dimenticarsi della potatura, volta a eliminare soprattutto i fiori appassiti; un taglio più drastico può essere effettuata invece per ringiovanire gli arbusti; per questa seconda potatura tutti i rami andranno tagliati a un’altezza di 15/25 centimetri dal terreno.