La coltivazione dei gladioli, se fatta rispettando qualche semplice accorgimento, potrà dare moltissime soddisfazioni: si tratta infatti di fioriture di grande effetto, grazie alla bellezza e alla varietà delle colorazioni, anche se oggi vengono utilizzati meno in giardini e terrazzi rispetto al passato. La pianta, originaria dell’Africa meridionale, presenta varietà spontanee anche nel nostro Paese; da più di un secolo, inoltre, il gladiolo è soggetto a ibridazioni che hanno prodotto più di 150 specie differenti.
Coltivazione dei gladioli: messa a dimora ed esposizione
La pianta, bulbosa, era in origine abbastanza resistente, in grado di sopportare temperature anche prossime allo 0; le varietà di gladioli in commercio, tuttavia, hanno perso questa caratteristica e quindi soffrono quando le temperature scendono sotto i 5 gradi circa. Meglio quindi, in autunno, con il terreno ben asciutto, estrarre i bulbi, pulirli con cura e riporli per l’inverno in un luogo buio, fresco e asciutto in modo da poterli ripiantare in primavera.
La coltivazione dei gladioli prevede la messa a dimora lungo tutta la primavera (a partire da marzo fino alla fine di aprile), di modo da ottenere la fioritura in piena estate o all’inizio dell’autunno. I cormi andranno posti a una profondità di 5-10 cm e a una distanza l’uno dall’altro di almeno 20-30 cm. Il gladiolo ama posizioni ben soleggiate mentre teme le gelate, soprattutto se prolungate. Dove queste non sono presenti però, i cormi possono anche essere lasciati a terra durante la stagione fredda.
Cura e coltivazione dei gladioli: terreno e irrigazione
Per la coltivazione dei gladioli si dovrebbe prediligere un terreno neutro o leggermente acido, ben drenato. Dopo la messa a dimora, la pianta deve essere irrigata abbondantemente fino alla fine del periodo della fioritura, attendendo che il terreno sia ben asciutto prima di innaffiare di nuovo. Terminata la fioritura l’acqua dovrà essere data in modo più sporadico finché le foglie restano verdi e carnose. Tendenzialmente, un mese o un mese e mezzo dopo che i fiori sono appassiti, anche il fogliame inizierà a ingiallirsi. A questo punto è possibile eliminare del tutto le foglie e provvedere a dissotterrare i cormi.