By James Steakley [CC BY-SA 3.0 or GFDL], from Wikimedia Commons
Prima di scoprire i 5 consigli per coltivare l’alocasia al meglio, è bene imparare qualcosa di più su questa particolare pianta tropicale originaria del sud-est asiatico; appartenente alla famiglia delle Araceae, l’alocasia presenta numerose varietà, tra cui la più comune come pianta d’appartamento è certamente la cosiddetta Alocasia “orecchie di elefante”.
Il soprannome le è stato affibbiato ovviamente a causa delle grandi foglie sagittate di colore verde chiaro oppure scuro con venature chiare a seconda della varietà, che si dipartono da un robusto apparato radicale di tipo rizomatoso. Le foglie dell’alocasia, lunghe anche più di un metro, sono sorrette da grandi piccioli di consistenza carnosa, anch’essi di un bel verde brillante.
Prima di parlare di come coltivare l’alocasia, soffermiamoci brevemente sulle sue fioriture, caratterizzate da un’infiorescenza detta spata e da uno spadice eretto composto da fiori maschili provvisti di stami nella parte alta, da fiori sterili al centro e infine da fiori femminili in basso.
Curare e coltivare l’alocasia: 5 consigli utili
1. La buona coltivazione dell’alocasia parte innanzitutto dall’esposizione: la pianta ama i luoghi luminosi ma sopporta poco la luce diretta del sole e le correnti d’aria. Dobbiamo pensare infatti a quello che è il suo habitat originario, luminoso ma coperto da una coltre di spessa vegetazione che scherma i raggi solari.
2. Si tratta di una pianta da interno, la temperatura ideale si aggira infatti sui 20-25° C costanti per tutto l’anno. Oltre al caldo, per coltivare l’alocasia al meglio serve anche un buon livello di umidità. Durante la bella stagione può essere spostata all’esterno, in una zona ombreggiata.
3. Le irrigazioni della alocasia devono essere piuttosto frequenti d’estate, di modo da assicurare un terreno sempre umido. Per innalzare il livello di umidità relativa è bene anche vaporizzare acqua distillata sulle foglie. Durante la brutta stagione si dovrà invece rallentare e bagnare l’alocasia soltanto quando il terriccio risulterà completamente asciutto.
4. L’alocasia non necessita di potature, salvo l’eliminazione delle foglie danneggiate o secche, da fare sempre usando un coltello o delle forbici ben affilati e disinfettati.
5. L’ultimo consiglio è in realtà un’avvertenza importante per chiunque voglia coltivare l’alocasia; questa pianta è infatti tossica in tutte le sue parti verdi, sia per l’uomo sia per gli animali domestici, a causa della presenza nei suoi tessuti di ossalati di calcio.