Coltivare le petunie può apparire semplice: è sufficiente lasciarle sul terrazzo in pieno sole, dare loro da bere ogni tanto e il gioco è fatto. Tuttavia, nonostante siano molto comuni su balconi e terrazzi, non tutte le petunie sono floride e straripanti di fiori allo stesso modo. Vediamo allora gli errori da non fare nella coltivazione delle petunie, in modo da avere piante veramente rigogliose e in salute.
1. Coltivare le petunie sempre in pieno sole?
È risaputo che le petunie amino stare in pieno sole, tuttavia il caldo, per quanto le faccia crescere e sviluppare con rapidità, inevitabilmente tende ad asciugare e a seccare i fiori appena sbocciati. Provate invece ad abbassare, diciamo dalle 11 del mattino alle 15, la tenda che probabilmente avete sul balcone in modo da mettere le piantine in ombra; vedrete che le fioriture dei diversi giorni si accumuleranno, senza seccarsi e creando una vera esplosione floreale.
2. Coltivazione delle petunie, quale terriccio?
Chi non si considera un esperto giardiniere e vuole soltanto un po’ di colore sul balcone tenderà ad acquistare un terriccio universale, senza tenere troppo in considerazione le esigenze specifiche della petunia. Per la coltivazione delle petunie, invece, sarebbe necessario un terriccio tendenzialmente acido, con un ph tra 5 e 6. Con l’acqua del rubinetto, ricca di calcare, si tenderà tuttavia a modificare l’acidità del terriccio; per l’irrigazione delle petunie sarebbe meglio quindi utilizzare l’acqua piovana.
3. Come innaffiare le petunie?
Visto che abbiamo citato l’irrigazione, soffermiamoci un secondo sul metodo più corretto per annaffiare le petunie. Dare acqua in fretta può spesso far compiere errori banali e facilmente evitabili. La petunia andrebbe annaffiata al piede, senza bagnare tutta la pianta (né tantomeno foglie e fiori), di mattina presto o di sera. L’acqua non dovrebbe essere gelata e andrebbe teoricamente lasciata riposare per qualche minuto nell’annaffiatoio, in modo che il cloro posso evaporare.
4. Coltivazione delle petunie: la scelta del vaso
Altro errore nella coltivazione delle petunie è la scelta di un vaso inadatto alla crescita della pianta. Per un corretto sviluppo delle radici e un giusto accumulo di umidità, il contenitore, se si possono garantire irrigazioni quotidiane, dovrà essere profondo almeno 15 cm, il doppio se si bagna con frequenza minore.
5. È giusto gettarle se danneggiate?
L’ultimo errore che si compie coltivando le petunie è di buttarle non appena vengono danneggiate dal freddo, da una grandinata o dall’abbandono. In realtà queste piante hanno un’ottima capacità di ripresa: provate a potare gli esemplari danneggiati di circa una metà, irrigando poco senza però fare seccare il terriccio. Dopo due settimane, se notate qualche gettito laterale, procedete con il fertilizzante.