Coltivare il dragon fruit può essere un’operazione abbastanza semplice se si rispettano alcune condizioni e si seguono alcuni consigli: innanzitutto l’Hylocereus undatus (Haworth) Britton & Rose è una pianta della famiglia delle Cactaceae, il cui frutto è conosciuto per l’appunto con il nome di frutto del drago (in inglese dragon fruit) o Pitaya, anche se quest’ultimo termine viene applicato anche a frutti simili. I frutti, commestibili e dal gusto molto gradevole, sono anche particolarmente ricchi di sali minerali, vitamine e antiossidanti.
Il dragon fruit, tuttavia, viene coltivato soprattutto a scopo ornamentale, dal momento che ha la particolarità di fiorire di notte, motivo per cui la pianta viene anche soprannominata “regina della notte”. Tornando però alla coltivazione della pitaya in vaso, vedremo come si tratti di un’operazione piuttosto semplice, sebbene potrebbero volerci anni prima che fruttifichi. Vediamo allora qualche consiglio utile per coltivare il dragon fruit!
1. La coltivazione del dragon fruit in vaso parte, come è ovvio, dalla messa a dimora. Si può decidere di moltiplicare la pianta per talea, anche se questo non è sempre possibile e si è costretti a piantare l’Hylocereus a partire dai semi. Da rivenditori specializzati sarà possibile comunque trovare le piantine di dragon fruit da trapiantare in vaso.
2. La pianta, se il clima in inverno diventa particolarmente rigido, (anche se può comunque resistere a temperature abbastanza basse), dovrà essere coltivata in vaso e portata in casa. L’unico inconveniente è che il frutto del drago potrebbe raggiungere dimensioni ingombranti.
3. Per coltivare il dragon fruit si dovrà posizionare la pianta in una posizione soleggiata affinché possa fiorire e poi fruttificare. Le radici possono eventualmente stare all’ombra. L’Hylocereus dovrebbe stare al sole per almeno l’80% della giornata.
4. La coltivazione del frutto del drago prevede cure abbastanza limitate: l’irrigazione però dovrà essere ridotta al minimo indispensabile, il terriccio deve essere ben drenante e il vaso dovrà essere provvisto di fori, sempre per il drenaggio. La prima ragione di morte dei cactus è infatti la troppa acqua.
5. Con la concimazione della pitaya è meglio essere cauti: meglio utilizzare un fertilizzante a lenta cessione e a bassa concentrazione di azoto, una volta ogni due mesi è più che sufficiente. A differenza di quanto si possa pensare, concimare con maggior frequenza non aiuterà a coltivare il dragon fruit, anzi, potrebbe danneggiare la pianta.