Coltivare l’erica in vaso o in giardino richiede alcune attenzioni particolari affinché la pianta cresca e si sviluppi nel migliore dei modi. L’erica è una pianta arbustiva sempreverde che appartiene alla famiglia delle Ericacee, comprendente circa 700 specie. La maggior parte delle specie di erica sono di origine africana, ma risultano spontanee sia nel sud del continente sia in alcune zone europee caratterizzate da clima mediterraneo.
La coltivazione dell’erica vi permetterà di colorare il vostro giardino o il balcone di piccoli fiori dalle tinte più varie, dal bianco al rosa, fino al rosso scuro; la fioritura avviene dalla primavera all’autunno. In genere, sia per il fatto di essere sempreverde, sia per l’impatto decorativo, l’erica viene utilizzata soprattutto per aiuole e bordure, vista la sua rusticità, e talvolta, per qualche varietà, la coltivazione avviene anche in interno.
Coltivare l’erica in giardino: posizione e irrigazione
Spontaneamente l’erica cresce nei sottoboschi e nelle zone aride e tende a preferire l’esposizione in piena luce, anche se sopporta comunque abbastanza bene le zone ombreggiate. La coltivazione dell’erica prevede in genere il suo utilizzo come pianta perenne, infatti essa prediligere i climi freschi e non necessita dunque di protezione durante l’inverno.
Per coltivare l’erica si ha bisogno di una quantità d’acqua piuttosto limitata, non è necessario quindi innaffiarla con grande frequenza, mentre sarebbe opportuno vaporizzarne le estremità superiori per innalzare l’umidità intorno alla pianta. L’irrigazione dell’erica, benché anche sporadica, dovrebbe essere fatta con acqua piovana, meno calcarea di quella del rubinetto.
Inoltre, vista la predilezione dell’erica per la componente acida dei terreni, quando si utilizza l’acqua del rubinetto è utile aggiungervi poche gocce di aceto bianco o di succo di limone filtrato. Queste due componenti riducono la componente calcarea dell’acqua.
Coltivare l’erica: rinvaso e potatura
La riproduzione dell’erica avviene per talea, ossia staccando un ramo e inserendolo nella terra o nell’acqua in modo che possa produrre un proprio apparato radicale. È anche possibile interrare un ramo basso, ancora collegato alla pianta originaria, e tagliarlo soltanto quando questo avrà messo le radici. Per la coltivazione dell’erica in vaso è preferibile un terreno acido, acquistabile in vivai e serre specializzati coltivare l’erica significa anche effettuare qualche semplice potatura: in particolare, alla fine del periodo della fioritura, sarebbe opportuno accorciare leggermente i rami ormai sfioriti.