Coltivare e curare l’elleboro potrebbe dare grandi soddisfazioni anche agli amanti del giardinaggio meno esperti. La rosa del freddo, infatti, con le sue decine di varietà, è un fiore che, per quanto candido e all’apparenza delicato, è particolarmente resistente al freddo e alla peggiori condizioni climatiche.
Detto anche rosa di Natale, proprio per la sua capacità di imbiancare i prati autunnali prima che cada la prima neve, l’elleboro è perfetto per abbellire il balcone o il giardino, rompendo con i colori cupi che caratterizzano la natura nella stagione fredda. Curare la rosa del freddo è perciò abbastanza semplice, vediamo però nello specifico cosa fare per coltivare l’elleboro in modo che diventi sano e rigoglioso.
Come coltivare e curare la rosa del freddo
In genere l’elleboro, nelle serre o nei negozi specializzati, viene venduto in piccoli vasi; una volta acquistate le piante è piuttosto semplice trapiantare il fiore in giardino ma anche continuare a coltivarlo in vaso.
Il periodo migliore per il trapianto all’esterno è comunque la primavera, ma la rosa di Natale riuscirà a sopravvivere anche se l’operazione viene fatta in settembre. L’importante è che il momento delle gelate vere e proprie sia lontano.
Il terreno perfetto per coltivare la rosa del freddo è quello argilloso e ricco di humus; fatto il trapianto, basterà coprire il terreno con una pacciamatura leggera in modo che l’umidità si mantenga costante.
Come curare l’elleboro in vaso
Anche per curare la rosa di Natale in vaso sono necessari accorgimenti molto simili: il terreno argilloso ma ben drenato dovrà essere periodicamente concimato. Anche d’inverno la posizione delle rosa del freddo è all’aria aperta; d’estate, invece, è bene posizionare la pianta in una zona ombreggiata e umida, riparata dalla luce diretta.
Nel caso vogliate tenere l’elleboro in casa scegliete un’area fresca e posizionate la pianta lontano da fonti di calore diretto, come ad esempio i termosifoni.