In questo articolo troverete tutte le indicazioni per coltivare i gigli e farli crescere al meglio, in modo che producano fiori sempre più spettacolari. Il fiore per eccellenza simbolo di purezza e castità è originario delle regioni temperate del Nord America, dell’Europa e dell’Asia orientale; nei decenni, tuttavia, è stato sottoposto a selezioni e ibridazioni che hanno portato alla creazione di centinaia di varietà di gigli differenti per forma e soprattutto per colore: le tinte vanno dal bianco più candido al granato più scuro, passando tutte le sfumature del rosa, del giallo e dell’arancione.
Coltivazione dei gigli: il terreno più adatto
Le varietà più comuni di gigli crescono perfettamente su su qualsiasi tipo di terreno ben drenato, anche esposti alla luce solare diretta. I bulbi devono essere piantati da settembre ad aprile, a circa 15 cm di profondità. Dopo la messa a dimora, il punto andrà innaffiato leggermente e segnalato, in modo da non danneggiare involontariamente i bulbi. I gigli possono essere piantati in piena terra ma anche in vaso per decorare balconi e terrazzi. Come nel caso del terreno libero, anche il terriccio del vaso dovrà essere reso particolarmente drenante inserendo nel contenitore un fondo di palline di argilla espansa.
Cura dei gigli, innaffiature e potature
Per una corretta e proficua coltivazione dei gigli, la terra dovrà essere sempre mantenuta umida con innaffiature regolari durante tutto il periodo della crescita e poi della fioritura. È possibile anche installare leggeri tutori in modo da tenere lo stelo dritto che, altrimenti, potrebbe incurvarsi. I fiori appassiti andranno eliminati per non affaticare la pianta mentre si dovrà favorire la buona salute del fogliame, difendendolo soprattutto dall’attacco della Criocera (un piccolo insetto rosso), in modo che la pianta possa, attraverso le foglie, accumulare energie per rifiorire al massimo l’anno successivo.
In autunno, invece, andranno potate solo le foglie al livello del terreno quando saranno interamente appassite; i bulbi di gigli, al contrario di molte altre bulbose, non devono essere rimossi prima dell’inverno ma possono essere lasciati in terra. Sono infatti bulbi piuttosto rustici che si acclimateranno come piante perenni che, in più, si moltiplicheranno da soli.