By Ptelea – Own work, CC BY-SA 3.0, Link
Famosa con il nome di albero delle farfalle, la buddleja è un arbusto caducifoglio, ossia che perde il fogliame ogni anno, e a rami arcuati, che può raggiungere dimensioni che variano dai 2 ai 5 metri. È la duratura e profumata fioritura della buddleja che le ha fatto ottenere il nome di “butterfly bush”, ossia “arbusto delle farfalle”; durante tutta l’estate, infatti, questa sua caratteristica la rende molto amata dalle farfalle, che nelle ore più calde del giorno e al calar del sole le faranno visita.
La pianta è originaria della Cina ed è stata importata in Europa verso la fine del 1800. Ben presto si è diffusa sia come decorazione in giardini e aiuole sia come pianta spontanea: si adatta infatti ad ogni tipo di suolo. Tra le caratteristiche della buddleja che la rendono così apprezzata ci sono certamente i fiori, numerosissimi e riuniti in pannocchie apicali cilindriche lunghe dai 20 ai 50 centimetri. A seconda delle varietà di buddleja, i fiori potranno avere tinte che vanno dal rosa al viola scuro, dal bianco al lilla.
Coltivare la buddleja: posizione e irrigazione
Coltivare la buddleja è piuttosto semplice, si tratta infatti di una pianta molto rustica, capace di sopportare bene sia alte temperature estive sia un abbassamento di parecchi gradi sotto lo zero, fino a -15° C. La buddleja ha un accrescimento rapido e si riproduce per talea, per stoloni o per semi molto facilmente. Se si vuole contenere la crescita della pianta, a marzo si dovranno recidere i rami che hanno fiorito l’anno prima alla lunghezza di 5-8 centimetri.
Può essere anche coltivata in un vaso di grandi dimensioni. La posizione prediletta della buddleja è ben esposta alla luce solare ma sopporta la mezz’ombra, anche se non fiorirà copiosamente. Per quanto rustica, per favorirne l’impianto è bene aggiungere sul fondo della buca in cui si sta piantando la buddleja della sostanza organica mescolata a sabbia, in modo da migliorare il drenaggio. Infatti la buddleja, per quanto ami un’abbondante irrigazione durante il periodo della fioritura, in inverno è messa in pericolo dai ristagni che gelando ne danneggerebbero le radici.