La coltivazione della schisandra può essere un ottimo rimedio anti-stress, non solo perché il giardinaggio è un’attività rilassante di per sé, ma anche grazie alle qualità di questa pianta eccezionale. Innanzitutto, prima di parlare di come coltivare la schisandra, è bene conoscerla un po’ meglio: la schisandra chinensis è una pianta rampicante rustica che in primavera si ricopre di piccoli fiori bianchi, poco appariscenti ma molto profumati. I frutti, invece, presenti dalla fine dell’estate, sono di uno splendido rosso acceso.
La schisandra, conosciuta da sempre come pianta medicinale, è detta anche “bacca dei 5 sapori” per la varietà di gusti e aromi che contraddistingue i suoi frutti. Viene infatti usata per insaporire molte preparazioni, non soltanto dolciarie. Le bacche, grandi circa come acini d’uva, potranno essere essiccate, usate come spezia, spremute oppure usate in confetture e marmellate. L’aspetto più interessante delle bacche di schisandra, la cui raccolta andrà fatta a mano tra fine agosto e inizio settembre, tuttavia, sono le sue qualità antidepressive, ricostituenti e rinforzanti. Perché allora non coltivare la schisandra direttamente nel nostro giardino?
La coltivazione della schisandra: consigli utili
La coltivazione della schisandra è piuttosto semplice: la pianta infatti si adatta bene a tutti i terreni, anche se predilige quelli leggermente acidi e ben drenati. In caso vogliate o dobbiate coltivarla in vaso è fondamentale che il contenitore abbia i fori di drenaggio. L’irrigazione della schisandra deve essere sporadica e leggera poiché soffre più il ristagno d’acqua che la siccità.
La schisandra resiste bene sia alle basse sia alle alte temperature, predilige però una posizione a mezz’ombra. Essendo una pianta rampicante, per la corretta coltivazione della schisandra servirà un tutore, un graticcio o comunque un sostegno a cui la pianta possa legarsi. Se ben curata, la schisandra potrà crescere molto, è meglio quindi effettuare almeno una potatura invernale in modo da eliminare i rami più piccoli o quelli troppo invasivi.